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Fabrizio Macchi

Fabrizio Macchi nasce a Varese il 26 luglio 1970.
Fabrizio è un bambino come tanti, che vive la sua infanzia a Varese, tutto preso dai
giochi, dagli amici e dalle corse all’aria aperta. Finché, a tredici anni, un ginocchio
comincia a fargli male. Non è una botta, come i medici pensano all’inizio, ma un
tumore osseo, che porta Fabrizio a un calvario ospedaliero estenuante, segnato da
17 operazioni chirurgiche e 20 cicli di chemioterapia. Sofferenza e dolore indicibili. E
inutili. Perché alla fine il tumore è sempre lì. Finché Fabrizio, a sedici anni, sceglie
di farsi amputare la gamba, per smettere di soffrire e tornare libero.
La nuova vita al principio non è facile. L’handicap, i pregiudizi, le difficoltà.
Sembrano tutti ostacoli insormontabili. Finché Fabrizio prende un’eroica decisione:
per avere il meglio, occorre puntare al meglio. Non accontentarsi di una vita
normale, ma vivere una vita straordinaria.
A distanza di tre anni, Fabrizio ha realizzato il suo sogno: diventare un campione
nello sport con medaglie e trionfi in varie discipline. Oggi è sposato con Patrizia e
padre di Thomas e Mattia. Fabrizio Macchi ha vinto quindici medaglie mondiali
di cui due d’oro, un bronzo olimpico ad Atene 2004, quattro medaglie europee e
venti nove campionati italiani. È uno degli atleti paralimpici più conosciuti al
mondo. Fabrizio è fondatore di Physiotechlab Centro dove Fisioterapia, Coaching,
Alimentazione e Movimento si incontrano.
Attivo per la difesa dei diritti dei disabili, da sempre testimonial AISOS –
Associazione italiana studio osteosarcoma, ambassador di AIRC – Associazione
italiana ricerca cancro e sostenitore della Ricerca contro la Fibrosi cistica. La
fondazione Laureus lo ha scelto da anni come testimonial ed ambassador per
divulgare a tutti i bambini il messaggio che le vere difficoltà non sono nel fisico ma
nella mente e che i sogni si possono realizzare.
Autore di “Piu’ forte del male”, edito da Piemme Mondadori e di “Il mio papà ha una
gambasola”, edito da Giunti.