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Massimo Temporelli

Massimo Temporelli si laurea in Fisica all’Università di Milano con una ricerca sperimentale sulle onde elettromagnetiche e la ricostruzione fedele dell’apparato sperimentale di H.R. Hertz.

Nel 2000 ottiene una borsa di studio presso l’azienda ST Microelectronics di Milano (leader mondiale nel settore dei microchip) con cui sviluppa i percorsi scientifici dei nuovi laboratori educativi del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano.

Al museo lavora per dieci anni dove, inizialmente, si dedica alla progettazione dei laboratori educativi e delle mostre scientifiche, diventando poi nel 2005 curatore del Dipartimento Comunicazione, a cui afferiscono le collezioni del settore Information Communication Technology (ICT) , nonché i laboratori interattivi di Elettricità, Telecomunicazioni, Luce e Internet.

Dal 2010 è un libero professionista e imprenditore, occupandosi di diffusione della cultura per l’innovazione. In particolare ha lavorato per 3 anni come consulente per la torinese BasicNet (K-Way, Superga, Kappa, Robe di Kappa) allo sviluppo dei progetti culturali dell’azienda e alla progettazione del nuovo Museo dell’Informatica di Torino. In ambito aziendale svolge speech e consulenze su innovazione e cultura digitale; tra i clienti più importanti Luxottica, Edison, Mercedes, Salmoiraghi & Viganò, Magneti Marelli, Sace, Adecco, Comau, Leonardo, Dyson, Eni, Enel, Piquadro.

Dal 2011 è iProf su OilProject, dal 2012 insegna Antropologia e Sociologia allo IED di Milano e Piattaforme tecnologiche per la televisione in Cattolica. Da anni tiene speech e seminari sulla storia delle tecnologia nelle scuole superiori, all’università e in diversi master e collabora con diverse riviste (Wired, Millionaire, Centodieci) come autore di saggi sul mondo dell’Innovazione. Nel 2012 ha tenuto uno speech al Ted di Firenze e nel 2017 è stato cerimoniere del TEDx di Bergamo.

Tra i suoi ultimi lavori editoriali: “Storie e cultura della televisione” (a cura di Aldo Grasso, Mondadori, 2013), “Il codice delle invenzioni. Da Leonardo da Vinci a Steve Jobs” (2011), “La Banda di Via Panisperna” (2013) e “Innovatori. Come pensano le persone che cambiano il mondo.” (2015), “4 punto 0, fabbriche, professionisti e prodotti della Quarta rivoluzione industriale”(2017) e “Leonardo Primo Designer” (con Cristina Morozzi, 2019) tutti pubblicati da Hoepli Editore Milano. Il suo ultimo libro è F***ing Genius edito da HarperCollins (2020). E’ direttore scientifico delle collana “Microscopi” di Hoepli.

Da anni svolge consulenze (autore e voce) per trasmissioni radiofoniche sul tema scienza, tecnologia e innovazione (Rai Radio 2, Rai Radio 3, Radio 24, Virgin Radio). Negli anni è stato ospite a Superquark (RAI 1), Geo&Geo (RAI 3), Quelli che il calcio (Rai 2), La storia siamo noi (RAI STORIA), Visonari con Corrado Augias (RAI 3).
Ha condotto programmi sulla tecnologia per DeaKids (SKY), in particolare X Makers con Giovanni Muciaccia ed è stato protagonista di programmi per Discovery (Inside Mercedes) e LaEffe, sul digitale terrestre.
Nel 2015 e 2016 ha condotto “L’Officina delle Idee”, pillole di storia della scienza nel programma Memex in onda su Rai Scuola e su Rai 2. Dal 2017 è tutor di scienza nel programma “Detto Fatto” in onda su Rai 2. Nel 2019 ha condotto ToolBox4, programma sulla robotica su Rai Scuola.

In ambito digital fabrication è stato direttore accademico del primo corso di Digital Fabrication promosso da Samsung ed erogato da IED Milano ed è coordinatore dell’Osservatorio nazionale per AICA. Ma soprattutto è presidente e founder di The FabLab, laboratorio innovativo in cui stampa 3d, internet delle cose e robotica cambiano il modo di progettare e produrre i prodotti. Qui il video sul laboratorio.

Nel 2016 è vincitore del “Federico Faggin Innovation Award”.
Dal 2016 è socio onorario dell’Accademia Vitale Giordano.
Dal 2016 è membro della giuria del James Dyson Italy Award.
Dal 2017 è ambasciatore dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC).
Dal 2018 è parte del board multistakeholder di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.
Nel 2019 è stato insignito ad Honorem dalla Digital Universitas di Brescia.