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I DISRUPTOR HANNO TENTATO IL COLPO: ESPUGNARE LEGNANO

26febbraio 2019, Museo Fratelli Cozzi @ Legnano

Un po’ tipo come la battaglia che ha ispirato il Palio, però senza cavalli. Anzi, con quelli delle automobili. Colpo riuscito. Per il primo evento legnanese al Museo Fratelli Cozzi è arrivato il sold out, un tutto esaurito che è un po’ come un premio al valore, dopo i primi sette mesi passati in giro tra Gallarate e Milano, Roma e Scandicci.

Dopo l’introduzione di Riccardo Bovetti con noi c’erano 3 speaker di quelli seri:

Silvia Ricci, Development and acquisitionstrategy / Site constructor manager Ricci S.p.a. 

Tre parole: formazione – la scuola delle maestranze e i corsi di sicurezza, per dire – finanza alternativa e complementare con l’emissione di minibond e specializzazione su rischio antisismico con il metodo semplificato MS(R). C’era da imparare.

Paola Papanicolau, Group head of innovation per Intesa SanPaolo. 

Ascoltare il cliente, osservare i trend, sperimentando nuovi modi di intendere la UX e la blockchain con 4 punti fermi: l’innovazione è utile se è fruibile da subito, si deve preservare il vecchio mentre si costruisce il nuovo, always on è meglio di wow, non c’è contrasto tra business e IT, si lavora assieme. Che speech, Paola!

MarzioGussago, Sales Director aPictet Asset Management.

Pictet, nata a Ginevra nel 1805, è una banca privata da oltre 200 anni e che ha fatto degli investimenti pionieristici un marchio di fabbrica. L’ultimo fondo azionario, Pictet SmartCity, intercetta il mondo che cambia velocemente nelle città e lo inserisce in un portafoglio di investimento. Figo, eh?

Non ti perdere per strada!

LA PORTI UN BACIONE A FIRENZE

29 novembre 2018, Showmates @ Firenze

Showmates (Scandicci), FDO ha presentato lo spazio del Tacchificio Villa Cortese: Silvia Paganini ha mostrato come un luogo fisico diventi strategico per la formazione e il networking, anche perché fare impresa non significa soltanto produrre ma anche comprendere le proprie responsabilità ambientali e sociali.

Con Egidio Alagia abbiamo presentato il progetto FDO e spiegato come la Disruption stia cambiando per davvero il mondo del lavoro, a partire dalle teste di quelli che saranno i futuri manager.

E, perché no, anche leader.

A parlare di qualità, performance e bellezza del Made in Italy c’era anche Simone Testai di Burberry, assieme a Vincenzo Somarelli, uno dei primi designer a usare CAD nel mondo della moda.

Sempre di Disruption applicata ai materiali si tratta: Simone Storai è venuto a parlarci di Glauk Sound Emotion. Glauk Sound è riuscita a trasformare il suono in qualcosa di totalmente invisibile, togliendo dagli ambienti altoparlanti e diffusori.

Magia? No, Disruption.

Come capita ad ogni FDO, il momento più bello è quello in cui si mangia, si beve e si parla: il networking finale, dopo la chiusura di Alex Albini, ha messo un punto e virgola alla serata.

Here’s to the Disruptors.

QUELLO CHE TI PIACE E’ QUELLO CHE SAI FARE MEGLIO

13 novembre 2018, Salone dello Studente @ Roma

E visto che disruption è un sostantivo femminile, serviva Filomena Pucci per appassionare i ragazzi e le ragazze del Salone dello Studente di Roma del 2018.

Che non erano pochi, considerando che il Salone dello Studente di Class Editori era alla ventisettesima edizione. Gente che la sa lunga sull’orientamento scolastico post diploma.

Tredici città italiane per arrivare a coinvolgere fino a 250mila studenti, 40mila circa a Roma.

Da alcuni anni abbiamo sviluppato il format Youth For Future – spiega Domenico Ioppolo di Campus Orienta – L’innovazione, la tecnologia, le scienze oggi sono le skills fondamentali che devono padroneggiare per entrare nel mercato del lavoro del futuro”.

Potevano mancare i disruptors? Infatti non siamo mancati.

Egidio Alagia ha introdotto il nostro progetto FDO presentando la disruptor protagonista dell’evento: Filomena Pucci.

L’idea di Appassionate – la sua creazione – è nata intervistando imprenditrici, chiedendo a loro dove avessero trovato il coraggio, la perseveranza e la follia per decidere di investire su loro stesse. Risposta semplice: nasce tutto dalla Passione.

Secondo Filomena, tutti meritiamo di vivere nel piacere e nella soddisfazione di quello che facciamo, ma dobbiamo crederci e solo dopo possiamo identificare quello che ci piace fare, e di conseguenza scoprire quello che sappiamo fare. Perché siamo tutti necessari ed urgenti.

È molto vero, Filomena. Ed è molto disruptive.

LA CONTAMINAZIONE NON SI FERMA: FDO IN TAG CALABIANA

9 novembre 2018, Talent Garden Calabiana @ Milano

CHE FIGATA DI SERATA.

Il secondo grande evento ha posato la bandierina della disruption in Talent Garden Calabiana, location pazzesca a Milano.

Il focus è sempre più sui contenuti, perciò basta indugi: ecco cosa si è detto, ecco cosa ci siamo detti.

  • Giulia Amico di Meane – Se la creatività è un talento, l’ambiente in cui la si coltiva ha sicuramente un ruolo fondamentale per farla sviluppare e per farla, soprattutto, lavorare bene. C’è differenza tra il non poter nominare nemmeno il proprio capo e il poterlo chiamare per nome, confrontandosi con lui/lei. Per dire tutto questo, Giulia è partita dal garage dei suoi genitori, a Ivrea. Brava Giulia!
  • Walfredo Della Gherardesca – Cosa c’è di meno disruptive dell’agricoltura? Esatto, niente. Walfredo con Genuine Way ha applicato un concetto super disruptive, la Blockchain, sul mondo della produzione agricola. E ha trovato un modo per evitare che i prodotti alimentari vengano contraffatti, pratica pericolosissima se pensiamo, ad esempio, al latte liofilizzato per bambini. Che dire? Fantastico!
  • Teo Musso – Ma a Teo Musso, cosa gli vuoi dire? Il creatore di Birra Baladin quando parla è un fiume in piena: dal suo mondo a Piozzo, in provincia di Cuneo, al bicchiere per la birra creato assieme al super esperto Kuaska, tutto ciò che Teo tocca è dorato come le sue birre. Teo è la Disruption.
  • Germano Lanzoni – Difficile trovare un testimonial migliore per il nostro concetto di Disruption: Germano è unico non solo quando spiega il suo percorso di performer e l’utilità dell’ironia, ma anche quando risponde alle domande di Riccardo Bovetti, intavolatore di dibattiti per EY. Immenso.
  • Cecilia Nostro – Cecilia sta alla Disruption come Friendz sta al successo. Un appartamento, pochi amici, tante idee: alla base di Friendz c’è una scommessa, far innamorare le persone di un progetto, di una causa, di un prodotto senza usare la leva del denaro. Ma rendendole ambassador con la loro creatività: Friendz ci è riuscita, e Cecilia ci ha spiegato come. Ispirazione pura.
  • Bali Lawal – Ricevere della moda, restituire alla moda. Bali ha fatto proprio questo: grata delle opportunità che si è costruita con fatica, ha creato A Coded World per dare una possibilità a tutti e per costruire ricchezza etica. Ce lo ha spiegato con un sorriso contagioso: un intervento imperdibile.