Loading...

_ Imparare la tecnologia per formarsi al futuro

Apriamo la stagione degli eventi 2021 con una nuova “Mission di SingularityU Legnano Chapter. Nel corso del 2020 abbiamo organizzato cinque eventi, nei quali abbiamo affrontato e discusso tematiche molto attuali.

Anche per quest’anno the ZEN agency sarà Media Partner del Chapter, cominciando dal 20 gennaio con la data in LIVE Streaming: FUTURE OF LEARNING.

Sono state affrontate tematiche tra le più attuali e cruciali del nostro Paese; un viaggio verso il cambiamento e la modernizzazione di scuola e lavoro.

Francesca Porzio (ambassador del Chapter di SingularityU Legnano) ci introduce al tema dell’educazione; argomento a cuore sia come genitore che professionista.

Dal primo punto di vista, ci si preoccupa del futuro dei propri figli; mentre da professionista, i temi della formazione, up-skilling e ricerca dei talenti sono sfide che le aziende sviluppano in continuazione.

Francesca ci invita ad “alzare lo sguardo” per affrontare questa tematica che è centrale, non solo per il contesto di emergenza in cui viviamo, ma dobbiamo domandarci quali siano le esperienze, gli approcci e i contenuti che permettono di preparare al meglio le generazioni future e come poter utilizzare la tecnologia al meglio, senza subirla.

Cosa dovranno studiare i nostri figli per poter affrontare un futuro in cui le tecnologie esponenziali cambieranno il contesto in cui viviamo e lavoriamo, in modo radicale e continuamente? Come si dovranno riorganizzare le scuole per poter formare le competenze umane e professionali adeguate?

L’istruzione è il passaporto per il futuro, perché il domani appartiene a coloro che si preparano oggi”.

Malcom X

Egidio Alagia (componente del Leadership Team di SingularityU Legnano) ci mostra i risultati di una ricerca dell’ONU secondo la quale la pandemia ha causato “la più grande interruzione dei sistemi educativi della storia, interessando quasi 1,6 miliardi di studenti in più di 190 paesi in tutti i continenti”. Secondo le stime, la chiusura delle scuole e degli altri spazi di apprendimento ha avuto un impatto sul 94% della popolazione studentesca mondiale.

Uno dei problemi più rilevanti è che un gran numero di studenti (dai 6 ai 17 anni) hanno difficoltà nel poter seguire le lezioni a distanza, dovuto a problemi di mancanze di tecnologie a disposizione e di spazi domestici dove poter dedicare l’attività di studio.

Un cambiamento così improvviso che ha colto la comunità scolastica per molti versi impreparata. La didattica a distanza, benché necessaria per affrontare la crisi, rischia di creare scompensi enormi tra chi in qualche modo, supportato dalla famiglia, riesce a tenere il passo e procedere nella strada degli apprendimenti, e chi rimane sempre più indietro. Questa situazione, inoltre, crea l’effettivo rischio di un incremento di abbandoni scolastici precoci.

Si può notare come la scuola non si sia mai evoluta ed innovata nel corso degli anni.

Non ci siamo mai dovuti porre il problema di dover cambiare un modello ormai consolidato. Un tema che si unisce a questo è quello legato al mondo delle aziende, dove invece si richiedono nuove attitudini, skills e tematiche di ricollocamento, per imparare cose nuove.

Con questa introduzione, presentiamo il primo ospite della serata, un esempio di eccellenza del nostro territorio: Maurizio Carminati.

È imprenditore metalmeccanico alla guida di Carminati Group di Rescaldina, presidente del settore meccanico di Confindustria Alto Milanese e presidente della U.S. CARCOR (società calcistica di base, appartenente al settore giovanile e scolastico).

Gli uomini imparano finché vivono, le imprese vivono finché imparano”.

Al giorno d’oggi è cambiato il paradigma; prima era l’azienda grossa che mangiava l’azienda piccola (analogia con il pesce grande che mangia il pesce piccolo), adesso il paradigma si è evoluto nel pesce veloce che mangia il pesce lento. Per essere veloci bisogna conoscere la strada e avere alle spalle la preparazione adeguata. Nel campo aziendale, per poter competere nel futuro, la risposta è il digitale.

L’innovazione è una trasgressione andata a buon fine”.

Soprattutto nel campo della meccanica, vi sono aziende storiche che non sono nate digitali e per poter competere nel futuro devono iniziare un processo di innovazione, aspetto operativo non di poco conto.

Da questa riflessione sviluppa la necessità di far capire cosa vuol dire studiare la tecnologia oggi, partendo dal nuovo IFTS sulla meccatronica progettato dall’Istituto Bernocchi di Legnano, Confindustria Alto Milanese e ai partner LIUC Università Carlo Cattaneo Castellanza e IAL Lombardia. IFTS è l’acronimo di istruzione e Formazione Tecnica Superiore, riservato agli studenti che hanno conseguito il quinto anno del diploma piuttosto che al quarto anno degli istituti professionali. La caratteristica fondamentale di questo percorso è che il 66% dei docenti proviene dal mondo aziendale, stabilendo così una scorciatoia che garantisce a questi studenti un ingresso diretto nel mondo delle aziende.

EMPATIA, PROBLEM-SOLVING, ALTRE SOFT SKILLS: sono percepite da aziende come tali?”

Il valore in azienda di una persona è dettato sia dalla preparazione tecnica sia dal proprio valore etico-morale. L’empatia del saper lavorare in squadra si insegna in vari settori, anche nello sport, passione di Carminati, presidente della società di calcio giovanile scolastico poiché crede che mai come adesso serva imparare a trasmettere ai ragazzi cosa vuol dire lavorare in una squadra, operare, saper perdere con dignità e saper ripartire dopo la sconfitta.

Il team spesso va alla velocità del più lento, il più bravo è quello che sa alzare il valore della squadra”.

Non vi è un’unità di misura per poter misurare queste performances. Siamo stati abituati nel mondo universitario a dover raggiungere determinati risultati senza l’obbligatorietà di una scadenza. Il mondo aziendale non è così.

Chi è a conoscenza del mondo delle aziende è in grado di costruire un sistema formativo corrispondente alle loro esigenze, che permette a ragazzi e ragazze di trovare lavoro e alle aziende di trovare personale specializzato. Un successo dell’imprenditoria italiana che sa darsi da fare senza aspettare le istituzioni.

Dopo la presentazione di questo illustre progetto, Egidio ci introduce il secondo momento della serata, un tavolo di discussione composto da:

Lorella Carimali, docente di matematica e fisica al Liceo Scientifico Vittorio Veneto di Milano e premiata nel 2017 tra i dieci migliori insegnanti italiani dell’Italian Teacher Prize e selezionata nel 2018 tra i 50 finalisti del Global Teacher Prize. Autrice di “L’equazione della libertà. Nella matematica c’è la chiave della rinascita” e “La radice quadrata della vita. Nel mondo dei numeri c’è la chiave della felicità”, editi da Rizzoli.

Chiara Schettino, la più giovane al mondo ad aver conseguito la certificazione di Scrum Product Owner. La vittoria di un hackathon nazionale le permette di volare alla Silicon Valley, in California. Lì lavora alla sua startup in ambito agritech.

Domenico Ioppolo, Direttore del Salone dello Studente e il Chief Operating Officer di MF servizi editoriali e di Campus, del gruppo Class Editori.

Egidio ci espone dati numerici raccolti da un’indagine condotta da SAVE THE CHILDREN tra 1.000 studenti (dai 14 e i 18 anni), tra il 2 e il 13 dicembre 2020:

  • L’85% di ragazzi/e ha affermato di aver compreso quanto sia importante relazionarsi con altre persone.
  • Il 65% di ragazzi/e è convinto di star pagando in prima persona l’incapacità degli adulti di gestire la pandemia.
  • Il 63% di ragazzi/e ha dichiarato di non poter vivere esperienze sentimentali importanti per la loro età.
  • Il 46% di ragazzi/e che ha considerato lo scorso anno scolastico come sprecato.
  • Il 38% di ragazzi/e che boccia l’esperienza della DAD per l’inadeguatezza degli strumenti a disposizione.
  • Il 28% di ragazzi/e ha avuto almeno un/una compagno/a di classe che ha smesso di frequentare le lezioni durante la DAD.

Sono dei dati che indubbiamente fanno riflettere e che dimostrano gli effetti negativi di questa situazione.

Raccogliamo tre punti di vista differenti e preziosi di tre eccellenze del settore.

Partecipiamo alla prima testimonianza riferita al Salone dello Studente, raccontata direttamente dal suo fondatore e direttore Domenico Ioppolo. Sono 15 saloni collocati in 15 città italiane dove 250.000 ragazzi incontrano tutta l’offerta formativa universitaria e terziaria.

Dopo tutte le circostanze, che ben conosciamo, anche il Salone dello Studente ha dovuto cercare una soluzione: il digitale.

I numeri di partecipazione e condivisione riflettono il risultato dell’innovazione:

8.907 istituti scolastici coinvolti, 452.000 utenti che hanno consultato 2.142.000 di contenuti, 7.459 ore di live alle quali hanno partecipato 270.000 studenti e 4.700 insegnanti sono stati coinvolti in 24 convegni del programma “A Misura di Scuola”.

Da questo punto di vista il Salone ha rappresentato una vittoria del digitale, permettendo a molti ragazzi, ragazze e famiglie di poter accedere a contatti ed informazioni con diverse università.

Come sarà il futuro? Sicuramente una volta superato l’emergenza pandemia, l’evento tornerà fisico, senza escludere il bisogno di un supporto digitale.

Il mondo ha da sempre subito eventi drammatici, ai quali le persone si sono dovute adattare e reinventare.

Una testimonianza più ravvicinata è senza dubbio quella di Chiara Schettino, giovane studentessa e Future Education Activist. È la più giovane al mondo ad aver conseguito la certificazione di Scrum Product Owner. A 15 anni partecipa al suo primo Hackathon, organizzato per giovani studenti nella sua scuola.

Che cosa sono gli Hackathon?

Sono delle competizioni che possono durare 48 ore in una settimana, dove un gruppo di persone con background differenti devono lavorare insieme su un progetto, una sfida, con degli obiettivi da raggiungere. Viene sfruttata la metodologia del problem solving e vi è la possibilità di conoscere e potersi confrontare con nuove persone in tutto il mondo.

Chiara Schettino è sempre stata spinta per suo carattere a ricercare nuovi canali, esperienze ed opportunità. Sarebbe bello che un maggior numero di ragazzi entrasse in contatto con queste iniziative altamente formative.

Per Schettino questa esperienza ha generato nuove opportunità. A seguito di una vittoria di un Hackathon nazionale nel 2019, con il suo team, vola verso la Silicon Valley in California. Lì lavora alla sua startup in ambito agritech «Sow Future», che diventa poi un progetto di ricerca. Tornata dalla California, con alcuni ragazzi conosciuti durante il viaggio fonda il progetto «Conthackto»: una piattaforma di challenge digitali, che connette gli studenti delle superiori di tutta Italia. Durante il lockdown prende parte agli hackathon HackTheCrisis per proposte e soluzioni contro il Covid-19 e collabora con il team VoiceMed, startup internazionale che pre-diagnostica Covid-19 grazie alle emissioni vocali. Attività che le hanno permesso di collaborare con una vastissima Community proveniente da tutto il mondo.

L’acceleratore Covid”

Una situazione che ha portato tanta tristezza e distruzione ma, per alcune tematiche, ha portato innovazione, esempio nella Future Education.

Nell’adattarsi al contesto, è avvenuto un cambiamento delle abitudini radicale, che forse, in una situazione di normalità sarebbero avvenuti dopo molti anni.

L’istituzione scolastica italiana è rimasta nell’era pre-Covid”.

Così commenta Domenico Ioppolo. Solitamente la preoccupazione espressa dai docenti è quella del “non far copiar lo studente” collegato online, invece di valorizzare questa capacità, utile nel mondo delle aziende dove non serve per forza reinventare sempre da zero, ma serve anche saper “imparare” questa capacità prendendo ispirazione dai più bravi.

Carimali sottolinea invece come questa azione fatta da uno studente vada contro il patto di lealtà, stabilito nel rapporto educativo. Cosa diversa è il “copiare” inteso dalle aziende, dove si deve partire dai risultati precedentemente ottenuti dagli altri per elaborare dei miglioramenti.

Studia, se no vai a lavorare!”

La continua evoluzione tecnologica, secondo Ioppolo, renderà necessaria una formazione continua del lavoratore rendendo obsoleta l’attuale contrapposizione tra studio e lavoro, scelti in maniera esclusiva.

Anche secondo Schettino: “i ragazzi vanno allenati ad affrontare le sfide future”.

Per fare ciò è necessario sviluppare nuovi modelli educativi che partano dalla scuola dell’infanzia.

Carimali si unisce a questa esigenza di pensare a un nuovo modo di fare scuola che non contrappone la cultura umanistica con quella tecnologica. La matematica è l’anello di collegamento tra queste due aree disciplinari perché: “è nei contenuti umanistica immaginando mondi possibili, e scientifica nei metodi usando il metodo scientifico”.

La matematica aiuta a sviluppare la capacità di visione e di problem solving che sarebbe auspicabile avere nelle persone che svolgono funzioni di governo e di responsabilità nei vari ambiti.

Attualmente in Italia la competenza matematica non è adeguata, infatti si riscontra da varie ricerche una alta percentuale di analfabetismo funzionale.

Quindi il sistema scolastico italiano, secondo Ioppolo, andrebbe riformato per sostenere l’adattamento delle nuove generazioni al rapido mutamento che lo sviluppo tecnologico determinerà nel mondo del lavoro. “I nati di oggi faranno lavori che oggi non esistono”.

Carminatiritiene che si debba maggiormente privilegiare lo sviluppo delle conoscenze rispetto all’accumulo delle informazioni.

Bisogna essere creativi”

Interviene Carimali spiegando come le nuove generazioni siano abituate alla soddisfazione immediata, mentre è importante che la scuola sviluppi anche la capacità di differire la gratificazione nel tempo. Anche l’errore deve essere inquadrato in una prospettiva di evoluzione.

Il lockdown ha messo in evidenza l’importanza di un aspetto che davamo per scontato: la scuola è una comunità. È proprio questo aspetto relazionale che è stato più carente. La sfida è quella di trovare anche nella DAD risposte adeguate a questo bisogno umano di relazionarsi e di sentirsi parte di una comunità.

Egidio sottolinea che forse c’è una relazione tra il metodo scolastico e le capacità di affrontare i problemi e di inventare nuove soluzioni; alcuni personaggi tra i più innovativi del nostro tempo (come Jeff Bezos) hanno frequentato le scuole Montessori. Un metodo elaborato da una delle prime donne laureate in Italia, che però si è diffuso maggiormente all’estero. Questo metodo mette in contatto l’alunno con un ambiente semplificato a sua misura in modo che possa agire attivamente su di esso. L’evoluzione formativa avviene in maniera individualizzata e stimola l’autovalutazione.

Come cambiare la scuola di oggi?

Schettino evidenzia come molti ragazzi vengano demotivati dal nostro sistema formativo e a volte siano proprio le attività extra-curricolari che riescono a dare la giusta motivazione per svilupparsi e intraprendere nuove iniziative, le quali dovrebbero essere supportate dalle famiglie e dalle istituzioni per permetterne la concretizzazione.

Bisognerebbe dare più spazio allo sviluppo delle competenze trasversali, ad esempio a lavorare in gruppo.

Ioppolo ci ricorda che tra due anni ci sarà il centenario della Riforma Gentile, il quale ha impostato la struttura della nostra scuola. Sono d’accordo che è il momento di pensare ad un cambiamento radicale di tale modello. Ioppolo ritiene di dover privilegiare un cambiamento nei contenuti dei programmi, tenendo presente il fatto che ora le informazioni si ottengono facilmente con strumenti come Google. Invece secondo la professoressa Carimali sarebbe bene intervenire, non tanto sulla modifica del contenuto, ma sulle modalità di svolgimento delle lezioni.

Carminati sollecita la nascita dal basso di un movimento per l’evoluzione scolastica più aderente alla realtà aziendale, senza aspettare le istituzioni e invita le persone più esperte ad offrire una parte del loro tempo per formare le nuove generazioni.

Il docente deve continuare a imparare”

La professoressa Carimali ritiene che sia giusto agire inquadrando diversamente il ruolo dell’insegnante, sganciandolo dal livello impiegatizio ed esaltandolo come figura intellettuale.

In conclusione

Emerge un’esigenza di mutamento radicale del sistema scolastico italiano: nei contenuti, privilegiando le conoscenze e le competenze trasversali; nei mezzi, utilizzando pienamente tutte le potenzialità che può offrire la didattica con strumenti digitali; negli insegnanti, sviluppando la creatività intellettuale e l’aggiornamento continuo; nella società, chiamata a contribuire attivamente fornendo risorse e stimoli che indirizzino gli obiettivi formativi; nei metodi per riuscire a motivare gli allievi ad apprendere, a formarsi come persone in grado di dirigere il cambiamento. Nel complesso quindi, realizzare una comunità educante.

Lucia Noemi Montagna

Lucia Noemi Montagna

PR & Event Assistant, Violinista e insegnante, member of "Big Bubbles Music Duo".