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_ SingularityU Legnano al Salone del Lavoro e delle Professioni

SingularityU Legnano tra i protagonisti del Salone del Lavoro e delle Professioni, con il workshop: “Tecnologie esponenziali per carriere esponenziali” insieme a Francesca Porzio, Egidio Alagia e Maurizio Carminati.

Siamo nell’era delle tecnologie esponenziali. Gordon Moore lo aveva detto nel 1965 e Raymond Kurzweil lo ha ribadito nel 2001. Ma cosa significa esattamente? Semplificando significa che l’innovazione tecnologica si evolve in un modo talmente rapido da subire una crescita non doppia, non quadrupla, ma elevata alla “n” potenza.

Negli ultimi decenni con l’arrivo del digital, dei big data, del machine learning, dell’intelligenza artificiale ciò si è incrementato ancor di più. Le industrie e le aziende, di conseguenza, ne hanno tratto beneficio e hanno cambiato il loro modo di lavorare e di produrre.

Ma non si tratta solo di un semplice cambiamento tecnologico quanto più di una rivoluzione. Le rivoluzioni però non arrivano in punta di piedi e chiedendo gentilmente permesso, ma ti travolgono in modo impattante. Sono dirompenti e inevitabili. Per non soccombere e lasciarsi travolgere passivamente, bisogna prima accettarle e poi stare al passo, e anzi, cavalcarne l’onda.  

Ma in concreto cosa possiamo fare per affrontare questa rivoluzione esponenziale?

Quella attuale è certamente una rivoluzione tecnologica ma, per riuscire a prenderla di petto, dobbiamo saperci rivoluzionare anche mentalmente e culturalmente.

Il punto sta quindi nel mindset. Cambiare la propria attitudine, l’insieme delle credenze, il modo di pensare, per poi riuscire a trasformare anche le azioni e i comportamenti. È fondamentale l’approccio. Bisogna essere aperti, preparati, dinamici, smart e proattivi. Essere pronti a innovarsi e rinnovarsi.

Per fare questo salto di qualità mentale possono essere utili “Le 11 regole del Garage di Hawlett-Packard”. Fondamentali, se volete creare qualcosa di straordinario e innovativo. Non sono dei consigli pratici su come dar vita concretamente a un progetto, ma riguardano più l’attitudine e, appunto, il mindset giusto da avere. Se non conoscete queste regole, vi consiglio di spendere un paio di minuti per leggerle, potrebbero essere illuminanti e far scaturire qualche idea brillante.

Solo quando riusciamo a fare questo cambiamento nella nostra mentalità e nei nostri comportamenti quotidiani più comuni possiamo poi trasferirlo al nostro modo di lavorare.

Bisogna tenere presente però che esiste una correlazione tra uomo e macchina. Anzi, a dire il vero, è l’uomo l’elemento da cui parte l’input e la macchina è solo lo strumento che esegue gli ordini. L’idea quindi parte sempre dalla mente umana e si concretizza poi grazie ai macchinari. L’uomo è quel mix tra creatività, intelletto, formazione, e tecnica; la macchina invece possiede soltanto l’ultima di queste caratteristiche. La macchina può essere uno strumento efficientissimo in fatto di esecuzione e performance ma non potrà mai eguagliare gli umani circa le idee. Proprio per questo le tecnologie non potranno mai sostituire il lavoro umano, ma possono essere usate soltanto a nostro vantaggio.

Come quanto detto, le tecnologie avanzano in modo esponenziale. Noi, oltre a rivoluzionare il mindset, cos’altro possiamo fare per avere una carriera altrettanto esponenziale?

Continuare ad apprendere. Infatti, sia all’inizio della nostra carriera lavorativa, sia immersi in un ambiente consolidato, sia che si tratti di un settore tecnico, sia di uno più creativo, è comunque attraverso l’apprendimento continuo che riusciamo a stare al passo con il progredire rapido e incessante della realtà.

Marzia Paganini

Marzia Paganini

PR & Event Assistant