Loading...
Una casalinga è svenuta sull'asse da stiro

Come possiamo facilitare la vita delle persone con un sito web?

È la domanda che si è posta la lavanderia Lavariva prima di ripensare il proprio sito aziendale.

Un sito nuovo, una nuova vetrina online. Già, una vetrina: basta oggi avere una presenza online, un semplice presidio, una sorta di brochure elettronica con i riferimenti dell’azienda, per giustificare la spesa?

Una ragazzo usa il ferro da stiro come un telefono

La domanda è retorica, soprattutto se si vuole andare online con qualcosa di efficace rispetto a un obiettivo iniziale, che non può essere “Ok, ci sono, sono presente online. Se qualcuno ha bisogno di me, mi può trovare”.

L’approccio dovrebbe essere quello di mettersi dalla parte delle persone, dei potenziali clienti, e capire come poter soddisfare i loro bisogni rispetto al prodotto o servizio che offre la propria azienda.

Nel caso di una lavanderia come Lavariva, che serve privati e aziende da cinquant’anni, l’attenzione ai bisogni dei clienti ha voluto dire chiedersi cosa l’azienda avrebbe potuto offrire di utile attraverso un nuovo sito web.

Cosa possiamo fare per i nostri clienti? Come possiamo facilitargli la vita grazie al nostro lavoro?”

Attraverso la tecnologia oggi le persone vogliono la comodità di evitare perdite di tempo. Sono abituate a fare la spesa online, a prenotare le vacanze su Internet, a farsi stampare le foto scattate al mare e farsele consegnare a casa, a ordinare la cena online e gustarsela senza uscire, e molto altro ancora.

Il nuovo sito di Lavariva non è solo un necessario aggiornamento tecnologico e di restyling d’immagine, ma soprattutto uno strumento in grado di fornire un vero e proprio shop online in cui poter:

  • Prenotare il servizio di lavanderia
  • Segnalare i capi da lavare (e stirare se necessario)
  • Scegliere il giorno in cui farli ritirare comodamente senza spostarsi
  • Scegliere il giorno in cui farsi restituire i capi
  • Saldare il conto.

Il sito Lavariva offre l’aiuto che una persona impegnata tra lavoro, famiglia e vita privata desidera fortemente.

In una lavanderia, una serie di lavatrici con l'oblò aperto

Su questa base, noi di theZENagency abbiamo lavorato concentrandoci su un’esperienza utente quanto più possibile semplice e fluida, sempre con l’obiettivo di fornire uno strumento che alleggerisse le già impegnative giornate delle persone che lavorano.

L’interfaccia luminosa e accogliente fa il suo dovere e guida in modo intuitivo attraverso i servizi, le promozioni e la procedura di prenotazione e ordine.

Molto di più di una semplice vetrina online.

Storie di donne, di tecnologia e di professional skills

Lo scorso 23 giugno la sede del Chapter legnanese di SingularityU, theZENagency, ha ospitato la Mission Eight, intitolata “Girls Just Wanna Have Tech”.
Protagoniste sono state le donne e le loro storie in ambito della tecnologia e dell’innovazione. In più si è approfondito il tema delle competenze e delle skills da possedere nell’ambiente professionale e lavorativo.

Primo ospite della serata è stato Giuseppe Fontana, Director del team People Organisation in PwC. Da oltre 20 anni si occupa di benessere in azienda. Mettendo al centro le persone, ha creato il progetto “People Hub”, un percorso rivolto in particolare a donne, giovani e disoccupati. Sviluppando e migliorando le skills richieste dalle nuove professioni, fornisce un percorso adatto a riprendere in mano il destino degli individui, aumentando così la possibilità di trovare una professione soddisfacente e sostenibile nel futuro.

Al benessere delle persone ci hanno pensato anche Fabio Zecchini e Fabrizio Macchi. Loro sono co-fondatori dell’azienda Weltiq, una piattaforma che con l’aiuto dell’intelligenza artificiale e dei devices interconnessi, riesce a colmare il gap che ci potrebbe essere tra esercizio fisico e benessere. L’idea di dare vita a Weltiq nasce dal trascorso personale di uno dei fondatori: Fabrizio. Il suo sogno di diventare uno sportivo – anzi un campione – è stato ostacolato da un cancro, rendendolo disabile quando aveva 13 anni. Questo incidente non lo ha abbattuto, ma anzi gli ha dato la forza di diventare atleta paraolimpico e di appassionarsi al benessere fisico in modo professionale fondando la sua startup.

La seconda parte dell’evento, tutta al femminile, si apre con una testimonianza che arriva dal nostro territorio: Elena Covini è una giovane imprenditrice che lavora in un’azienda di stampa 3D, la Sinthesi Engineering di Parabiago. L’azienda concretizza le idee delle persone. Per raggiungere il prodotto finale si passa infatti da un’idea a una bozza, dalla prototipazione alla realizzazione concreta attraverso programmi tecnici e stampanti 3D. Elena è l’interfaccia tra il cliente e la parte di produzione tecnica. Ci racconta che per lei è una passione lavorare in un ambito considerato non prettamente “femminile”, ciò che è più stimolante sono le sfide all’ordine del giorno.

La serata prosegue poi con Silvia Fanzecco, la Community e Communication Manager di SheTech. Ma di cosa si tratta esattamente? SheTech è un’associazione no profit che riunisce donne appassionate di tecnologia e di innovazione. L’obbiettivo è quello di sfatare il mito che il tech possa essere un ambito riservato solo agli uomini. L’intento quindi è colmare gender gap tecnologico e digitale nel mondo dell’imprenditoria. Grazie all’organizzazione si ha anche la possibilità di fare attività di networking e di formazione. Sostiene che: “Per l’empowerment femminile è importante raccontare di modelli positivi per ispirare e motivare altre donne”.

Silvia introduce due ragazze che fanno parte della community di SheTech: Paola Bisogno e Laura Fasano. Due giovani donne con storie opposte ma accomunate dalla passione per il mondo tech.
Paola, nata con l’idea di diventare una fumettista e cresciuta con la passione per il web fin da quando era ancora 1.0, ora è una Product Designer con più di 15 anni di esperienza. Si occupa di svecchiare il settore immobiliare con la tecnologia, il suo lavoro abbina i suoi due grandi interessi: il design con la tecnologia. La sua mission è quella di creare un prodotto digitale che sia fruibile a tutti, indipendentemente dall’età o dall’alfabetizzazione digitale. Quando le abbiamo chiesto come si immagina il mondo in futuro sotto il punto di vista tecnologico, ci ha risposto: “Mi piace immaginare un mondo in cui tutti riescano a usare i prodotti (digitali e tecnologici) per migliorare la propria vita”.

Laura ha una formazione psicologica, ma non ha proseguito con la classica strada da psicoanalista. Famosa come @tecnolaura, lei ora è una blogger e content creator che, da un punto di vista umanistico, racconta in modo semplice come funziona la tecnologia e aiuta le persone a capirla e utilizzarla. Nel suo blog “Benessere Tecnologico” racconta le ultime novità in fatto di innovazione, spiega come il digital stia cambiano il modo di vivere e fornisce consigli su come avere uno “smart lifestyle”. È inusuale avere un approccio umanistico come il suo in un ambito tecnico e specifico, ma lei ci risponde così: “Credo che sia necessario avere delle competenze soft, comunicarle in modo corretto ed educare alla tecnologia”.

Ringraziamo gli ospiti della Mission Eight “Girls Just Wanna Have Tech”: Silvia, Paola, Laura, Giuseppe, Fabrizio, Fabio e gli Activist di SingularityU Legnano presenti all’evento.

Un piano da bagno con lavabo e accessori.

Gli accessori bagno che non trovi? Cercali online

Un nuovo shop online di accessori bagno di design che difficilmente troveresti altrove.

Come sfruttare il web come canale di vendita quando hai un negozio fisico da promuovere e presso cui vuoi continuare a portare visite e potenziali clienti?

Dimensione Bagno ha uno showroom di arredo bagno e box doccia di 700 mq a Pessano con Bornago, in provincia di Milano. Il suo principale obiettivo di comunicazione è quello di portare visitatori e potenziali clienti presso il proprio punto vendita fisico.

Proprio per questo, in un periodo in cui la pandemia ha colpito duramente le aziende, Dimensione Bagno ha dovuto puntare ancora di più sul proprio sito, mettendo a disposizione su un tour virtuale dello showroom, e sui contenuti social per continuare a comunicare e rimanere in contatto col proprio pubblico.

Una panoramica su un allestimento di arredo bagno minimal.



Già prima del Covid-19, l’azienda aveva cominciato a progettare con noi un nuovo canale di vendita diretta, un e-commerce di prodotti del settore bagno che non andasse a sovrapporsi al core business del negozio fisico, cioè i mobili bagno.

Dimensione Bagno ha scelto di aprire uno shop online dedicato esclusivamente ad accessori e set bagno firmati. Niente prodotti commerciali, quindi, ma oggetti di design per chi vuole un bagno elegante e di stile e che quindi sta attento a scegliere anche i dettagli.

Portasalviette, portasaponi, specchi, tappetti… Oggetti originali non sempre facili da reperire anche online, semplici da spedire per via delle ridotte dimensione, per l’azienda, e semplici da ricevere a casa, in tutta comodità, dal cliente.

Un esempio di come anche un’azienda locale possa differenziare la propria offerta e puntare sul web per aumentare i canali di vendita, con una scelta di prodotti strategica e adatta agli acquisti online.

Ricorda la lisca di un pesce questo oggetto d'arte da parete in stile pop.

Dal design all’arte, nella stessa officina

L’e-commerce di complementi d’arredo metallici unici e nati dal caso dalla creatività di un maestro artigiano che si è spinto oltre la routine di tutti i giorni.

Arte o Design? Dopo aver studiato il caso e le caratteristiche di questi due mondi, non abbiamo avuto dubbi: si tratta di oggetti d’arte.

Nella nostra vita di agenzia di idee ne ascoltiamo tante, tutti i giorni. Quella che ci sono venuti a raccontare i fratelli Cristina e Roberto è sicuramente una delle più particolari, perché ha a che fare non con il core business della loro azienda, una fonderia, ma con la creatività e il ricordo.

Maestro artigiano e anche artista


La Fonderia Novara è un’azienda di famiglia con una lunga storia, sempre al servizio delle grandi aziende di arredo e design della Brianza. Lavorando tutti i giorni con il metallo fuso, con gli strumenti e gli attrezzi dell’artigiano che maneggia l’alluminio, succede che si acquisisce una certa maestria.

Questa maestria non per forza si deve limitare a soddisfare bisogni o commissioni di altri, ma può mettersi anche al servizio della propria creatività.

Una scultura metallica da parete appesa in una camera da letto.



Sollecitato dalla famiglia, il padre di Cristina e Roberto un giorno andò in officina per cercare di tirar fuori qualcosa che servisse a riempire il vuoto sopra il camino nel soggiorno di casa. Abituato a produrre componenti metallici per oggetti d’arredo di diverso tipo, in quell’occasione diede spazio alla fantasia, rompendo gli schemi.

Cosa sarebbe successo, si chiese, se invece che farla entrare in uno stampo, avesse versato a terra la colata di alluminio fuso e osservato la sua corsa fino all’inevitabile conclusione, cioè la solidificazione a contatto con l’aria?

Complementi d’arredo non convenzionali

Da un metodo così poco ortodosso non potevano che uscire degli oggetti “unconventional”, non convenzionali. Quell’esperimento fu la prima Unconventional Frame Opera (UFO), una scultura metallica che andò a riempire il famoso vuoto sopra il camino.

Una cornice per le palme metalliche UFO appese in un soggiorno.



Sono oggetti creati usando l’alluminio recuperato dagli scarti di lavorazione, quindi riciclato al 100%, e sono unici, perché è impossibile crearne due uguali. La forma? Quella data dal caso, dal caos di un fluido che corre sul pavimento e dall’intervento dell’artigiano-artista che ne governa i limiti e gli impone dei confini.

Cristina e Roberto hanno voluto proporli al pubblico, cercando di dare continuità all’idea creativa del loro papà che oggi non c’è più. Quale miglior strumento di Internet per farla arrivare a più persone possibile?


Payoff, storytelling e sito e-commerce

Al questo progetto noi abbiamo abbinato un payoff, “the Art side of the moon”, per valorizzare l’aspetto della scoperta e consapevolezza del proprio lato artistico e della volontà di non lasciarlo lì, represso, relegato in un angolo della nostra vita. UFO è l’esempio di come sia possibile dare spazio al “Art side” che c’è in ognuno di noi, facendolo anche conoscere agli altri.

Gli oggetti d’arte UFO si propongono come complementi d’arredo da parete adatti a qualsiasi interior design e tipo di ambiente, e sono acquistabili online nel e-commerce da noi disegnato.